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La polizia giudiziaria ambientale deve studiare ed applicare la giurisprudenza?

SKU: polizia_giudiziaria_ambientale_studiare_giurisprudenza

Disponibilità: Disponibile

Breve descrizione

Videorelazione a cura del
Dott. Maurizio Santoloci (febbraio 2014)




Lo studio delle sentenze della Corte di Cassazione, ma anche dei Tribunali e delle Corti di Appello, nel settore penale è stato in passato considerato un impegno riservato a giudici ed avvocati e - comunque - a studiosi del diritto. Di fatto, la polizia giudiziaria ha sempre ritenuto la giurisprudenza (di legittimità e di merito) estranea ai propri profili di esame e di applicazione in sede di indagine, anche in coerenza con arcaiche concezioni scolastiche (maturate sotto la vigenza del pregresso codice di procedura penale) in base alle quali la PG sembrava solo dover "riferire i fatti" al PM in modo asettico e schematico nel vecchio "rapporto di polizia". Oggi la PG è chiamata a redigere invece una "comunicazione di notizia di reato", che è cosa ben diversa dal precedente "rapporto", ed è inserita in un modello processuale e sostanziale in continua evoluzione, entro il quale anche il ruolo del singolo operatore di PG non è più limitato alla vecchia formula "confermo gli atti a mia firma" ma è primario ed attivo nel contraddittorio dibattimentale ove si forma - al contrario di ieri - la prova. Quindi, in linea generale è oggi necessario un ruolo della polizia generale più moderno, flessibile, che ragioni anche sui dati e "prenda posizione" in particolar modo su materie e fatti spesso non standardizzabili o da relegare in schemi da prontuario. Il settore - poi - dei reati ambientali, a danno della salute pubblica ed a danno degli animali risente ancora maggiormente di evoluzioni impensabili in passato, atteso che di fatto oggi in questi tre campi giuridici la stratificazione di norme spesso non coordinate e vuoti normativi non rari hanno determinato in questi ultimi anni un intervento della giurisprudenza molto esteso, soprattutto con funzioni integrative e supplenti rispetto ai dati normativi. In particolare la Cassazione penale ha spesso creato di fatto nuovi principi giuridici che sono diritto vivente applicato quotidianamente nelle sedi giudiziarie. Si pensi - per citare solo due esempi - alla delega interna aziendale di rilevanza penale (che ha profondi riflessi anche procedurali nelle materie di inquinamento idrico e da rifiuti) ed ai reati del codice penale applicati ai grandi inquinamenti (che sono la base dei maggiori processi nel settore). Dunque, ignorare o sottovalutare questi dati giurisprudenziali da parte della polizia giudiziaria nei tre campi in esame significa spesso restare estranei alla realtà del diritto reale. Ed è proprio questo il tema della presente videorelazione del Dott. Maurizio Santoloci.
€ 14,00