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Quale organo di polizia giudiziaria è competente per i reati a danno degli animali? La competenza trasversale obbligatoria della polizia giudiziaria nella repressione dei reati a danno degli animali Edizione OTTOBRE 2015

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Disponibilità: Disponibile

Breve descrizione

Il titolo primario del presente DVD pone una domanda che deriva dal fatto che alcuni organi di polizia giudiziaria si ritengono "incompetenti" per intervenire in materia di reati a danno degli animali, nella convinzione che tali reati sono di competenza solo di alcuni organi di polizia specializzati. Accade a volte che su richiesta di intervento di una associazione animalista o di un privato cittadino in flagranza di un reato di maltrattamento, l’operatore di PG al quale si sta telefonando rifiuta l’intervento sul presupposto della “incompetenza” della propria forza di polizia e consiglia di rivolgersi ad altro organo di PG.
In questa videorelazione si espongono – invece – tutti i motivi in punto di diritto (soprattutto in relazione al codice di procedura penale) in base al quale i reati a danno degli animali sono, al pari di tutti gli altri reati inerenti ogni altro settore, di competenza generica di tutta la polizia giudiziaria.
Non esiste, quindi, alcuna competen za selettiva specifica che determini una esclusività operativa di un organo di P.G. verso questi reati o addirittura verso alcuni di questi reati. La riserva è inesistente a livello attivo e passivo; in altre parole, nessun organo di P.G. può essere consi derato competente in via esclusiva per alcuni reati ambientali (con esclusione di altri organi) né, al contrario, nessun organo di polizia può ritenersi esonerato parzialmente o totalmente dalla competenza verso questi reati (con rinvio ad altri organi).
Indubbiamente esiste una specializzazione di fatto che fa sì che alcuni organi siano istituzionalmente preposti e preparati in particolare verso determinate tipologie di illeciti, ma questo non esime gli stessi organi dalla competenza verso gli altri reati ed in particolare, per quanto attiene al settore in esame, non li esime dal potere/dovere di intervento verso illeciti di diversa tipologia nel campo della tutela giuridica degli animali.
Viene esaminato anche il D.M. 23 marzo 2007, che da alcuni viene richiamato per sostenere queste presunte "incompetenze", mentre il relatore dimostra in questo video che tale decreto non sortisce certo l’effetto di concedere solo ad alcuni organi di polizia la competenza esclusiva per i reati di settore, esonerando gli altri organi di polizia dalla medesima competenza.
Si esamina - inoltre - il disposto del secondo comma dell’art. 40 del Codice Penale in relazione al dovere di tutta la polizia giudiziaria di impedire che tutti i reati in flagranza (compresi quelli a danno degli animali) vengano portati ad ulteriori conseguenze, e l’obbligo di legge per ogni organo PG di riferire alla Guardia di Finanza ogni reato che comporti anche una violazione fiscale e tributaria (tema importante – ad esempio – per i reati connessi al traffico di cuccioli).
Il linguaggio della videorelazione è semplice, seppur ricco di specifici spunti tecnici supportati da diapositive, per offrire una chiarezza di esposizione non solo per gli operatori del settore, ma anche per le guardie volontarie, g li attivisti delle associazioni e tutti i “non addetti ai lavori” non esperti nel campo del diritto.


Videorelazione a cura del Dott. Maurizio Santoloci

con supporto di diapositive

(Circa 30 minuti di relazione)
€ 15,00