272 pagine di solo testo manualistico (nessuna legge o testi fotocopia riportati) Un volume presentato nella edizione 2014 rinnovata ed aggiornata, utile per le aziende, tutte le forze di polizia statali e locali, gli ispettori ARPA, i gestori dei depuratori, le guardie ecologiche volontarie, il personale tecnico di uffici ambiente della P.A. Perchè un libro dal titolo Scarichi & "Scarichi"? Perchè sul nostro territorio ci sono scarichi e "scarichi"! E cioè scarichi veri e propri e liquami erratamente classificati come tali (in buona o cattiva fede) che - invece - sono tutt'altra cosa. E non è una differenza teorica e di poco conto, per tutti: aziende, pubbliche amministrazioni, organi di controllo. Da questa problematicità trae spunto questo volume. Gli autori , dunque, non hanno voluto scrivere un manuale di lettura e di analisi di tutta la normativa sulle acque, parafrasando la legge di settore con qualche commento aggiuntivo; nè un codice che riporta meramente tutte le norme di settore o un volume di teorie astratte sugli scarichi e relative competenze. Ma hanno voluto voluto fare qualcosa di diverso: un testo con gli "stivali ai piedi", "sul campo", che affronti alcuni degli aspetti più controversi e dibattuti delle regole giuridiche sui liquami di scarto di aziende, case private e depuratori comunali. Partendo come spunto dai problemi pratici riscontrati sul territorio in molti anni di impegno diretto, sia a livello didattico e seminariale che pratico sul territorio. Per offrire un contributo di chiave di lettura per questi aspetti critici dellanormativa sui liquami. E per dare - in primo luogo - loro un nome. Che tipo di liquami sono? Scarichi o rifiuti liquidi? Rifiuti liquidi o rifiuti liquidi di acque reflue? Sono in parte terza o in parte quarta del T.U. ambientale? E sono partiti - come primo problema - dagli equivoci terminologici. Perchè è proprio dalle diffuse inesattezze terminologiche che poi si originano equivoci interpretativi ed applicativi che nel tempo diventano prassi consolidate a tal punto da assumere un ruolo di alternativa di fatto alle regole giuridiche ufficiali. Ecco, quelli che derivano da queste inesattezze sono gli "scarichi" tra virgolette, che non sono scarichi reali ma qualcosa di radicalmente diverso, anche se tutti pensiamo che sonoscarichi. E da qui si generano equivoci a catena in tutti i campi, perchè dalle aziende ai depuratori comunali alla fertirrigazione (ed in tanti altri campi) dall'errore terminologico derivano poi errori applicativi della legge ed incrostazioni anomale di prassi difficile da demolire. Gli autori hanno selezionato una serie di temi di primaria importanza, entro i quali il concetto di scarico, la disciplina, le sanzioni sono oggetto di dibattito e distonie di lettura da tempo, ed hanno cercato di tracciare qualche riflessione sulla esatta natura di regole sostanziali e procedurali su questi aspetti specifici. Assegnando a ciascun liquame, a ciascun impianto, a ciascun veicolo un nome giuridico esatto e la relativa procedura per esistere ora dentro l'una ora dentro l'altra norma. Gli scarichi (quelli veri) ed i rifiuti liquidi (soprattutto quelli sconosciuti come tali) sono un tema sottovalutato e spesso dimenticato. Gli autori voluto dedicargli un libro. Per chi? Per le aziende? Per gli operatori delle pubbliche amministrazioni? Per le forze di polizia? In realtà per tutti, ciascuno dal suo punto di vista. Perchè il problema è unico, ma la visione è diversasecondo il proprio ruolo ed il proprio interesse personale. Ma anche la disciplina è unica, e va letta in modo trasversale ed unitario. Ed una riflessione su questo tema può essere utile e stimolante anche per i "non addetti ai lavori", e cioè per tutti coloro che non operano direttamente nel settore ma che sono comunque interessati alla normativa ambientale. Perchè gli scarichi e gli "scarichi" sono comunque una realtà prioritaria e puntiforme dentro la normativa ambientale e su tutto il territorio nazionale.
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